28 Feb Sostegno al progetto “Smile Again Kenya”
Quest’anno il consiglio pastorale ha deciso di portare avanti una raccolta fondi, in tutte le comunità della MCIO, specifica per il tempo quaresimale a sostegno del progetto “Smile Again Kenya”. Tutti i soldi raccolti da qui a Pasqua, nel cesto apposito che troverete in chiesa, e il Qr code qui sotto saranno devoluti per intero a questa causa. La quaresima è tempo di rinuncia e di sacrificio, ecco perché pensiamo che rinunciare a qualcosa per aiutare i più bisognosi sia un altro modo bellissimo per custodire questo tempo così intenso e speciale per la vita cristiana.
Il progetto “Smile Again Kenya” ci è stato proposto da due parrocchiani. È un’iniziativa di beneficenza avviata da Kennedy Masole, un uomo che ha aiutato questi parrocchiani quando vivevano a Nairobi e che, quando ha ereditato un pezzo di terra, ha deciso di metterlo a disposizione della comunità locale. Kennedy ha anche un lavoro separato a tempo pieno per sostenere la sua famiglia.
Kennedy si è sentito benedetto dalla donazione, la terra offre la possibilità di autosostenersi e avviare progetti duraturi. Ha voluto condividere quel dono con la comunità a cui appartiene, con l’idea di trarne il meglio.
Hanno fondato Smile, un’organizzazione basata sulla comunità a Bondo Nyironge, un villaggio nella contea di Migori nella parte sud-occidentale del Kenya. Lo scopo principale del CBO è fornire istruzione, inclusa la scuola materna, ai bambini bisognosi. È l’unico centro prescolare del paese e quindi un bene molto importante per la comunità.
Ora stanno cercando di riprendersi dal Covid.
SCUOLA
La scuola ospita quest’anno 65 bambini (dai 3 ai 9 anni) e le lezioni sono offerte da quattro insegnanti che hanno lavorato principalmente su base volontaria date le difficoltà del Covid. Ora stanno cercando di garantire loro uno stipendio.
INFRASTRUTTURA
Hanno costruito alcuni edifici/capanne, uno in argilla e altri due in lamiera di ferro. Quello in ferro risulta problematico perché con l’inserimento dell’elettricità nella struttura è diventato pericoloso, per questo la lamiera deve essere completamente sostituita.
Stanno anche cercando di riparare il gabinetto che è stato distrutto da un’alluvione.
AGRICOLTURA
Prima del Covid sono riusciti a scavare un pozzo d’acqua e ad utilizzare il terreno per mettere in piedi un’iniziativa agricola. L’organizzazione cerca di essere il più possibile indipendente per quanto riguarda il cibo, per mettersi a riparo dalla siccità e dal conseguente aumento dei prezzi del mais e degli ortaggi. L’attività agricola non solo fornisce raccolti per sostenere la comunità, ma offre anche opportunità di lavoro a 13 persone che hanno lottato con la droga o altri problemi. Coltivano mais e pomodori.
CIBO
La terra fornisce una fonte di cibo: uno dei piatti principali è una specie di porridge di mais bianco con verdure.
USAID li aiuta anche con donazioni di cibo.
BILANCIO E FINANZIAMENTI
È stato valutato che al momento il progetto necessita tra i 570 e i 630 euro al mese per pagare gli stipendi, il cibo e la cancelleria. Alcune spese sono coperte grazie ad alcuni finanziamenti che ricevono da funzionari governativi.
PRIORITÀ
Il nostro aiuto verrebbe incanalato principalmente sul cibo, la riparazione del serivizi igienici e la sostituzione delle lamiere negli edifici.